La sicurezza sul lavoro può essere un serio problema per i centri di revisione.
Alcuni centri di revisione sottovalutano questa problematica ignorando il fatto che le sanzioni in caso di accertamento sono pesantissime e che spesso prevedono la chiusura dell’attività.
Abbiamo quindi intervistato la dottoressa Brigida Alfano della Samed S.r.l. per chiarire gli obblighi da adempiere in materia di Sicurezza sul Lavoro per i locali utilizzati come revisione.
D: Quali sono gli obblighi per un centro di revisione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro?
R: Il primo passo è, a cura del Datore di Lavoro, la Valutazione dei Rischi di lavorazione presenti in Azienda con l’elaborazione e redazione appunto del Documento di Valutazione dei Rischi sui luoghi di lavoro (DVR). In questa procedura il Datore di Lavoro si può avvalere della consulenza di un professionista abilitato.
D: Per la prevenzione dei rischi quali sono gli adempimenti obbligatori?
R: Come dicevamo appunto tutto parte dalla elaborazione e redazione del DVR per i locali con superfice complessiva fino a 300 metri quadrati; nello specifico per i centri di revisione installati in locali diversi dall’officina di manutenzione o riparazione auto potrebbe venir fuori un rischio generale basso, ma ciò è sempre direttamente collegato a cosa realmente fa il centro di revisione. Per i locali con superfice al di sopra dei 300 metri quadrati la procedura è più complessa e necessita il NULLA OSTA dei Vigili del Fuoco.
D. Esistono degli obblighi per l’autorizzazione allo scarico dei liquidi/acque?
R: Sempre. Gli obblighi sono assimilabili ai reflui urbani, ma bisogna fare pratica con tecnico abilitato per presentare l’istanza d’autorizzazione agli organi competenti.
D. E per l’aspirazione dei gas di scarico prodotti dalle auto durante i test?
>R. Sì, certo . Quando e se è previsto nelle normali attività lavorative (anche per poco tempo) occorre l’impianto di immissione all’esterno dei gas di scarico degli autoveicoli. Secondo quanto disposto dai seguenti articoli dell’ Allegato IV del D.Lgs.n. 81 /08 e ss.mm.:
2.1.4.bis –
Nei lavori in cui si svolgono gas o vapori irrespirabili o tossici od infiammabili ed in quelli nei quali si sviluppano normalmente odori o fumi di qualunque specie, il Datore di lavoro deve adottare provvedimenti atti ad impedirne o a ridurne, per quanto possibile, lo sviluppo e la diffusione nei luoghi di lavoro.
2.1.5.
L’aspirazione dei gas, vapori, odori o fumi deve farsi, per quanto possibile, immediatamente vicino al luogo dove si producono.
Quindi tutto viene demandato chiaramente alla valutazione del rischio di pertinenza per la struttura in esame.D. Esiste obbligo di smaltimento di rifiuti speciali?
R: Si, esiste. Il centro di revisione fa operazioni di controllo sugli olii con opportune asticelle di misurazione che vengono asciugate normalmente con delle pezze o carta assorbente che si imbevono d’olio esausto. Questa operazione produce rifiuti speciali per cui il centro di revisione deve avere convenzione con ditta autorizzata per raccolta e smaltimento.
D. Protezione del personale operatore ? Dispositivi di protezione individuale (DPI)?
R: Assolutamente si. Sono obbligatori (Mascherina, casco, guanti, otoprotettori (inserti auricolari) se prescritti dalla valutazione rumore.
D. E la Sorveglianza Sanitaria dei Lavoratori?
R: Per gli operatori addetti alla revisione dipende dall’esito della Valutazione dei Rischi (DVR). Potrebbe non essere necessaria, dipende come detto da cosa, quanto e come lo fanno. Le variabili vengono stabilite e precisate dal DVR.
D. E per l’addetto alla segreteria addetto all’uso del videoterminale (VDT)?
R: Si, la sorveglianza sanitaria è obbligatoria se supera le 20 ore settimanali di applicazione al videoterminale.
D. Altri Adempimenti in merito?
R: La formazione del personale e le nomine previste dalla normativa addetti al Primo soccorso, addetti alle emergenze, etc.. .Il resto dipende tutto dalla valutazione dei rischi che va comunque fatta anche se l’esito del rischio è basso.
Il consiglio è di non sottovalutare gli adempimenti in materia di sicurezza in quanto le sanzioni sono pesantissime e quasi spesso prevedono la chiusura dell’officina.
Giuseppe Cerri